Menu

29 Maggio 2020

I mosaici della villa romana in Valpolicella: nome e etichetta per l’Amarone di Cantina Valpolicella Negrar dal 2011

Nella linea Domini Veneti, l’ Amarone della Collezione Espressioni porta un’etichetta dedicata ai mosaici ritrovati in località Villa: il vino è veicolo anche di cultura, dalla Valpolicella a tutto il mondo.

La riscoperta dei mosaici a Villa non è una sorpresa per Cantina Valpolicella Negrar che, dal 2011, ha dedicato l’etichetta del suo Amarone Espressioni Domini Veneti “Villa” proprio a un frammento conservato nel Museo Archeologico al Teatro Romano di Verona.

Guarda il video qui.

 

I mosaici della villa romana in Valpolicella: nome e etichetta per l’Amarone di Cantina Valpolicella Negrar dal 2011 - 1

L’etichetta Amarone Villa – prima annata prodotta 2004, messa in vendita nel 2011

I mosaici della villa romana in Valpolicella: nome e etichetta per l’Amarone di Cantina Valpolicella Negrar dal 2011 - 3

L’originale pannello musivo, rinvenuto nel 1887 e ora conservato al Museo Archeologico di Verona

 

Cantina Valpolicella Negrar aveva già intuito nel 2011 il grande valore storico della villa romana, immortalandone nome e reperti in un progetto vinicolo dal valore culturale che ha dato come risultato 5 vini Amarone, uno per ogni vallata della Valpolicella classica. Tra questi,  l’Amarone Villa Espressioni, prodotto anche con uve provenienti dalla vigna della famiglia Giacopuzzi-Bronzo, socia della cantina, in cui si sono svolti nei mesi scorsi i lavori di scavo e carotaggio, per riportare alla luce i pavimenti a mosaico.I mosaici della villa romana in Valpolicella: nome e etichetta per l’Amarone di Cantina Valpolicella Negrar dal 2011 - 5

Il Direttore di Cantina Valpolicella Negrar, Daniele Accordini, insieme al socio viticoltore, Manuele Bronzo, proprietario di uno degli appezzamenti di vigneto interessati dagli scavi archeologici in località Villa

 

Ripercorriamo insieme la storia della villa romana, fino alla recente notizia del ritrovamento sotto i vigneti di Amarone che viene rilanciata persino dalla Cnn, grazie alle informazioni del Centro di documentazione per la storia della Valpolicella.

I mosaici della villa romana in Valpolicella: nome e etichetta per l’Amarone di Cantina Valpolicella Negrar dal 2011 - 7

Il vigneto in località Villa

Si tratta di una residenza romana risalente al II – III secolo d.C con annessa pars rustica per la lavorazione e la conservazione dei prodotti agricoli, in particolare i “vini retici” tanto famosi nel mondo romano. Occasionalmente ritrovata nel 1887 in frazione Villa, a poco più di un chilometro a nord del centro di Negrar di Valpolicella, durante alcuni lavori agricoli, fu oggetto di studio.

Poi, nel 1922, dopo un importante smottamento dovuto a imponente pioggia, tal Giovanni Battista “Giobatta” Caprini, chiamato a riattare il terreno franato, vide affiorare altre parti della villa romana, segnalando alle autorità il ritrovamento.

I mosaici della villa romana in Valpolicella: nome e etichetta per l’Amarone di Cantina Valpolicella Negrar dal 2011 - 9

La foto originale del 1922 rappresentante il mosaico della Sala A della villa romana

Nel 1974, durante i lavori per la costruzione dell’abitazione di proprietà della famiglia Giacopuzzi-Bronzo, si trovò un altro locale, e la zona da allora rimase vincolata e pur non essendo completamente esplorata si individuò un’area di 270 metri quadri interessata all’edificio che si cerca oggi di studiare più completamente.

Gli elementi di maggior importanza sono indubbiamente i mosaici pavimentali, eseguiti tra il II ed il III secolo d.C. recuperati in parte dagli scavi del 1887, e conservati al Museo Archeologico al Teatro Romano di Verona. Immagini ispirate a giochi circensi e lotta di gladiatori.

Mentre gli ultimi scavi hanno permesso di portare alla luce mosaici con greche intrecciate con inseriti motivi particolari come nodi di Salomone e composizione quadrilobata di foglie ovali.

Ora gli  intrecci variopinti, conservati sotto due metri di terra, si mostrano in tutta la loro bellezza colorata agli occhi del mondo grazie ai tecnici della Soprintendenza di Verona, guidati da Gianni De Zuccato che hanno eseguito un carotaggio mirato del suolo, scoprendo parzialmente i resti del manufatto, con un obiettivo preciso: identificare l’esatta estensione e l’esatta collocazione della antica costruzione.

I mosaici della villa romana in Valpolicella: nome e etichetta per l’Amarone di Cantina Valpolicella Negrar dal 2011 - 23

L’archeologo Gianni De Zuccato a Negrar (foto del suo profilo Fb datata 17 maggio 2020)

L’eco suscitata dal ritrovamento è un’ulteriore conferma della bontà del progetto culturale condotto per circa un decennio da Cantina Valpolicella Negrar nei vigneti della Valpolicella classica per scoprirne le diversità e le originalità territoriali, suggellandone l’importanza con nomi ed etichette riconducibili alla storia del territorio d’origine.

Il nostro obiettivo rimane sempre quello: produrre l’Amarone identificativo di un territorio che, nel suo Dna, porta con sé secoli di storia.

 

 

 

Ultimi Articoli