La tentazione di afferrarle, Haidau Francesco Hifrim, lo studente vincitore della settima edizione del concorso artistico “Etichetta dell’Anno”, forse l’avrà anche avuta, come tanti bambini della sua età. Ma l’insegnante aveva detto, a lui e ai suoi compagni di progetto “La Scuola nel vigneto“, di osservare bene l’ambiente in cui vivono – il paesaggio della Valpolicella – per coglierne particolarità e particolari. Così, lo studente dell’Istituto Comprensivo di Negrar (classe IIB) si è limitato a riprodurre graficamente ciò che aveva destato la sua attenzione, le verdi lucertole che si riscaldavano al sole sui muretti a secco della Valpolicella, realizzando un’opera che ha meritato la vittoria al concorso che sugella la conclusione del progetto didattico-sociale ideato da Cantina Valpolicella Negrar in collaborazione con l’istituto scolastico negrarese.
Motivazione. Assegnando il primo premio a Haidau Francesco Hifrim, la Commissione Artistica, formata da Anna Lonardi e Ilaria Bontempo (Grafical, stampati ad arte di Marano di Valpolicella), Paola Ravanello (Ordine Architetti Verona), Emanuele Gipponi (Duemaninonbastano, studio grafico di Milano), Marco Ambrosi (fotografo e artista) e Agron Hoti (artista), ha premiato “l’originalità e la dinamicità della composizione, gli accostamenti cromatici e la scelta di una tecnica raffinata come quella del graffito ottimamente eseguita dallo studente“, che si è ispirato alla fauna dei muretti a secco e ha scelto, per l’appunto, le lucertole per rappresentare la biodiversità presente nel paesaggio tipico della Valpolicella. Sul podio sono saliti anche Beatrice Zanchetta e Laura Daducci (classe IIC), classificatesi seconde e Riccardo Spada (classe IID), terzo classificato. Sono state inoltre assegnate due menzioni speciali: per la creatività, a Nicola Marchesini (classe IIA) e per il dettaglio a Serena Guardini (classe IID). Gli studenti vincitori sono stati premiati con un kit da disegno per continuare a ritrarre la natura.
Nel futuro solo viticoltura bio? “Da qui a vent’anni potremmo avere un vigneto della Valpolicella completamente diverso, sicuramente più bio, vista l’attenzione riservata dai consumatori a questa tipologia di vini. In ogni caso, rimane fondamentale per noi trasmettere alle giovani generazioni, uomini e donne di domani, l’importanza di progettarlo in un’ottica di salvaguardia del paesaggio del territorio, bene comune“, ha dichiarato Renzo Bighignoli, presidente di Cantina Valpolicella Negrar, nel premiare gli studenti. Un obiettivo di sostenibilità ambientale che la cantina cerca di raggiungere in più modi, come quello di riciclare gli scarti delle etichettature dei vini, bottiglie di Valpolicella Bio e Amarone collezione La Scuola nel Vigneto comprese, trasformandole in risorsa, carta nella fattispecie, grazie al programma Rafcycle promosso dall’azienda partner UPM Raflatac presente alla serata di premiazione con l’Ad Marco Silvestri e Stefano Pistoni (Business Development Manager).
Un “Giardino delle Vigne” a Villa Fantelli centro servizi Abeo. Il ricavato della vendita della bottiglie di vino con l’Etichetta dell’Anno 2018/19 per un importo di 5 mila euro sarà utilizzato per ristrutturare il giardino che circonderà Villa Fantelli e Casa Abeo, destinata all’ospitalità dei bambini che necessitano di trapianto di midollo osseo e dei loro genitori. “Da quando irrompe la diagnosi di malattia oncologica, per i bambini ricoverati rinunciare a giocare in uno spazio all’aperto è tra le cose più difficili da accettare. Dall’incontro con “La Scuola nel vigneto” è nato un obiettivo, un augurio, un desiderio: che i piccoli pazienti lo possano ritrovare impreziosito da vite, ciliegi e olivi che verranno piantati nel giardino“, ha dichiarato Piero Battistoni, presidente dell’associazione di riferimento del reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale della Donna e del Bambino di Verona, diretto dal prof. Simone Cesaro e che registra ogni anno 30/35 nuovi casi, 450 pazienti ambulatoriali, 5 mila ricoveri e 15/18 trapianti.