Andamento meteo: è previsto qualche locale evento temporalesco tra giovedì e venerdi poi il bel tempo dovrebbe stabilizzarsi per il resto della settimana.
Fenologia: siamo nella fase di completa chiusura grappolo e sviluppo dello stesso.
Difesa.
Peronospora: i trattamenti preventivi finora eseguiti, accompagnati dal bel tempo di Giugno hanno permesso il buon contenimento di questa crittogama, ma è necessario essere consapevoli che fino all’invaiatura i grappoli sono recettivi alle infezioni. Pertanto mentre sulle foglie possono comparire nuove macchie d’olio, le infezioni sui grappoli sviluppano la peronospora larvata, con conseguente suberificazione del rachide e graduale caduta degli acini fino alla raccolta. E’ necessario pertanto mantenere la copertura con i soli prodotti rameici non superando i 400 gr. / di rame metallo e i 4 kg annui per ettaro. Gli interventi vanno posizionati prima delle piogge, ed eventualmente, nelle zone più suscettibili integrati con PREV AM PLUS, che ha una efficace azione antisporulante, attiva anche contro l’oidio. Nel caso di perdurare del bel tempo e quindi con l’allungamento dei tempi di applicazione dei prodotti rameici (sopra i 10/12 giorni), è il caso di intervenire comunque con un trattamento intercalare di zolfo in polvere o bicarbonato, per contenere l’insediamento dell’oidio.
Oidio: soprattutto nelle aree collinari le infezioni di questo fungo sui grappoli si stanno riscontrando sempre con maggiore frequenza, pertanto si raccomanda di non trascurare la difesa con zolfo ad dosaggi medio-alti. Ove possibile e necessario, si può integrare la difesa con anche zolfo in polvere, con attenzione alla deriva verso le abitazioni e agli orari di impiego previsti dai Comuni. Nelle zone dove la malattia è assente, si può continuare ad impiegare prodotti elicitori (induttori di resistenza) preventivi quali la laminarina (Vacciplant) o il COS-OGA (Ibisco), da soli o con dosi minime di zolfo. In caso di accertata presenza di infezioni dilaganti si interviene con PREV AM PLUS e bicarbonato di potassio o sodio (attenzione in questo caso a non miscelare con rame).
Botrite: chi non ha ancora effettuato un intervento, può ancora intervenire con i prodotti micro-biologici (Es. Amylo-x , Serenade Max, Botector, Polyversus), in quanto ancora in grado di colonizzare il grappolo e contrastare questa patologia. Questi prodotti esplicano una importante efficacia di cicatrizzazione anche dopo eventi temporaleschi accompagnati da grandine.
Tignolette: dove presente si trovano ora le giovani larve insediate all’interno degli acini, pertanto non sono più raggiungibili da insetticidi. Nelle zone a confusione sessuale sono quasi del tutto assenti.
Cocciniglie: la cocciniglia partenolecanium non presenta al momento alcuna minaccia, in quanto efficacemente parassitizzata. La planococcus ficus (farinosa) sta invece migrando dalla corteccia ai grappoli e alle foglie. Considerata la difficoltà del contenimento di questo parassita con i mezzi chimici attualmente disponibili, è consigliata la distribuzione del parassitoide Anagyrus pseudococci, oppure del predatore Criptoleamus motrouzieri, risultati molto efficaci dove il problema è arrivato prima che in Valpolicella.
Altre insetti: in alcune aree, anche della Valpolicella stanno comparendo nuove specie di cicaline, quali la Erasmoneura vulnerata, che provoca ampie decolorazioni sulle foglie.
Altre informazioni: si può proseguire con la distribuzione di fertilizzanti fogliari a base di magnesio, calcio e boro. In caso di cimature attenzione a non scoprire troppo i grappoli, ancora sensibili alle scottature.