Andamento meteo.
Si assiste ad una situazione di tempo instabile, con presenza di piogge alternate a schiarite, nella giornata odierna e di giovedi. Successivamente il tempo si dovrebbe stabilizzare.
Stadio fenologico.
Ci troviamo prevalentemente nella fase di fine fioritura con gli acini ad inizio ingrossamento in quasi tutto l’areale (BBCH-69/71). Nelle zone più precoci ci troviamo con gli acini delle dimensioni di grano di pepe (BBCH-73). Rispetto al 2021 ci troviamo in anticipo di circa 10/12 giorni.
Difesa fitosanitaria.
Peronospora. Il rischio per questa malattia si conferma mediamente basso, con qualche sporadica presenza di infezioni su foglia in seguito alle piogge del 24 e 28 maggio laddove non era stata fatta una buona copertura. Si consiglia di ripristinare le coperture prima delle piogge, impiegando Rame alla dose di 250-300 gr. di principio attivo per ettaro, eventualmente integrato con un induttore di resistenza (Laminarina, Cerevisane). In presenza di aree a rischio infezione, la copertura si può integrare con un prodotto endoterapico o comunque di sintesi (Oxathiapiprolin, Ametoctradina, Dimetomorph, Fosfonato di potassio, Zoxamide, Amisulbrom). Il Metiram da questa fase non è più possibile impiegarlo.
Oidio. Per questa malattia il rischio è invece medio alto, in quanto in questa fase fenologica è favorito dalle giornate soleggiate. Si raccomanda di mantenere dosaggi di Zolfo medio alti, oppure, nelle aree più a rischio, impiegare un prodotto di sintesi come il Fluxapyroxad, Trifloxystrobin, Azoxystrobin, Spiroxamina, Metrafenone.
Botrite.
Nelle aree soggette allo sviluppo di questo fungo si consiglia di procedere con sfogliature nell’area di presenza del grappolo.
Tignolette della vite.
Si iniziano a trovare le prime crisalidi; si consiglia di tenere monitorata la loro presenza, ma al momento non si prevedono interventi.
Cicaline: Scaphoideus titanus.
Si continua ad osservare la sua presenza sulla pagina inferiore delle foglie sui polloni o sulle testate. L’obbligo di difesa contro questo parassita scatta nel momento in cui venga riscontrata la sua simultanea presenza assieme ai sintomi, intervenendo con un insetticida nei prossimi giorni, quando verrà data una specifica comunicazione. Nel frattempo, è necessario trinciare il cotico erboso, spollonare e sfoltire la vegetazione. Nel caso non vi siano sintomi di Flavescenza dorata, si può comunque ugualmente intervenire con un prodotto a basso impatto, a base di Sali potassici degli acidi grassi, Olio essenziale di arancio dolce, Beauveria Bassiana, Azadiractina.
Cicaline: Erasmoneura vulnerata.
Si interviene solo in caso di elevate infestazioni, con oltre 5 ninfe sulle foglie basali, presenti prevalentemente sulla pagina superiore delle stesse. Un eventuale intervento contro lo Scaphoideus titanus è ugualmente efficace anche contro questo parassita. Un effetto deterrente viene svolto dal Caolino, alla dose di 2,5 kg di prodotto per ettolitro d’acqua, con due applicazioni a distanza di 7giorni.
Interventi agronomici.
In questa fase fenologica è utile procedere alla sfogliatura nelle zone di presenza dei grappoli, importante per contrastare lo sviluppo della Botrite. Le cimature si possono iniziare dove gli acini sono in fase di ingrossamento, quindi ad allegagione compiuta.
Dove sono presenti ingiallimenti da clorosi, si può integrare la difesa con un fertilizzante a base di Magnesio, Boro, Calcio e Ferro.