Andamento meteo.
Continua il periodo caratterizzato da nuvolosità irregolare con temporanee schiarite e locali precipitazioni fino a fine settimana. Tempo quindi ancora molto instabile. Seguire le previsioni meteo giorno per giorno, per ripristinare i trattamenti nelle finestre in cui la vegetazione è asciutta e lo possa rimanere per 4/6 ore una volta eseguiti.
Stadio fenologico.
La fase di fioritura sta volgendo al termine in quasi tutto l’areale, ad eccezione delle aree più elevate. Troviamo quindi la vite nella maggior parte delle situazioni a fine fioritura con i giovani frutti ad inizio ingrossamento, ma con ancora la presenza dei residui fiorali (BBCH-69). In alcune aree più avanzate possiamo trovare gli acini con la dimensione di grano di pepe (BBCH-73).
Difesa fitosanitaria.
Peronospora. Il rischio infettivo per questo fungo è alto. Si continuano a trovare foglie con macchie d’olio in pianura, anche dovute ad infezioni secondarie, e presenza anche sui grappoli. La frequenza delle precipitazioni, le temperature e lo sviluppo vegetativo rapido favoriscono la sua diffusione. Nelle aree meno suscettibili si raccomanda di ripristinare la copertura prima delle prossime piogge con prodotti a base di Rame (300 gr. di principio attivo per ettaro), con l’aggiunta di un adesivante, un bagnante oppure con Zolfo liquido; sempre utile l’applicazione di un induttore di resistenza (es. Romeo, Oomisine, Frontiere, Laminarina, ecc. ). Sempre in copertura è ammesso l’impiego di Folpet. Con queste tipologie di prodotti è consigliato anticipare la copertura rispetto ai 7 giorni tra un intervento e l’altro, facendo attenzione alle limitazioni di etichetta. Dove viene indicato di rispettare il distanziamento di 7 giorni, alternare con un altro prodotto commerciale rameico. Nelle aree più sensibili, aggiungere al prodotto di copertura un endoterapico quali Oxathiapiprolin (massimo 2 interventi l’anno), Ametoctradina (massimo 3 interventi l’anno), Fosfonati di potassio, Dimetomorph; altri prodotti di sintesi: Fluazinam, Zoxamide, Amisulbron. Per chi si sta certificando SQNPI, tenere presente che non è possibile l’impiego di due sostanze attive di sintesi diverse, ad eccezione dei fosfonati e Fosetil Al, oltre che rameici.
Oidio. Anche per questa patologia continuano le segnalazioni di infezioni su foglie e grappoli, favorite dagli inoculi dello scorso anno e le temperature. Mantere la protezione con l’impiego di Zolfi a medio/massimo dosaggio, e nelle aree più suscettibili con l’impiego di prodotti endoterapici quali Fluxapyroxad, Trifloxystrobin, Azoxystrobin, Spiroxamina (per questa massimo 3 interventi), oppure un prodotto I.B.E. Nel caso di impiego di prodotti di sintesi, alternare quelli con medesimo meccanismo d’azione.
Botrite. Nelle aree e varietà più sensibili praticare la sfogliatura per arieggiare grappoli e chioma, poi si può già iniziare l’applicazione di un prodotto antibotritico, biologico o di sintesi (in caso di impiego di questi ultimi, tenere presente che è l’unico momento in cui vengono consigliati: più avanti con lo sviluppo, andranno impiegati solo prodotti biologici per evitare problemi di residui sulle uve ).
Tignolette. Si segnala la presenza delle larve di prima generazione sulle infiorescenze. Al momento non si prevedono interventi di contenimento.
Cicaline: Erasmoneura vulnerata. Si segnalano le neanidi di prima generazione. Al momento vengono solo monitorate.
Cicaline: Scaphoideus titanus. Si osservano le neanidi di prima e seconda età L1 e L2 sulle pagine inferiori delle foglie basali. Contro questo insetto la Regione ha stabilito con decreto la LOTTA OBBLIGATORIA, in quanto vettore della Flavescenza dorata. Per i vigneti condotti in difesa integrata verranno date indicazioni successivamente, mentre per quelli in conduzione BIOLOGICA sono previsti 3 interventi. Il primo intervento dovrà essere effettuato obbligatoriamente nel periodo che va tra il 9 e il 19 Giugno, impiegando uno dei seguenti prodotti: Sali potassici degli acidi grassi, Olio essenziale di arancio dolce, Azadiractina, Beauveria Bassiana ATCC 74040, Piretrine. Il secondo intervento andrà effettuato 7 – 10 giorni dopo il primo e il terzo 7- 10 giorni dopo il secondo. Viene consigliato anche l’aggiunta di un bagnante per migliorarne la persistenza e l’efficacia. Attenzione: i viticoltori con difesa integrata che decidono di impiegare i prodotti autorizzati in agricoltura Biologica, prima indicati, hanno anche loro l’obbligo di effettuare tre interventi.
Prima dell’intervento è importante eseguire le seguenti operazioni: cimare i germogli e sfoltirli dove sono troppo fitti per consentire al prodotto di raggiungere bene anche l’interno della chioma; sfalciare o trinciare il cotico erboso con le erbe in fioritura 2-3 giorni prima dell’intervento; non spollonare nei 3 giorni prima del trattamento (per colpire le cicaline che vanno a concentrarsi su quelle foglie); rispettare rigorosamente le indicazioni di etichetta; non aggiungere alla miscela fungicidi o fertilizzanti, quindi dedicare un trattamento specifico, avendo cura di bagnare bene tutta la vegetazione (anche basale) e trattare preferibilmente verso sera. Una volta eseguito l’intervento, dopo qualche giorno eliminare i polloni rimasti.
Si ribadisce infine l’importanza della immediata estirpazione o temporanea capitozzatura delle piante con sintomi di Flavescenza dorata.