Andamento meteo.
Giornata di oggi con precipitazioni diffuse che domani andranno gradualmente dissolvendosi. Da giovedì il tempo dovrebbe ritornare più stabile, con cielo coperto ma senza piogge, andando verso un progressivo miglioramento il fine settimana.
Stadio fenologico.
La fase fenologica nelle aree più precoci è rappresentata dalle 8 foglie distese (BBCH-18) con le infiorescenze sviluppate e i bottoni fiorali separati (BBCH-57). Quella più rappresentativa dell’intero areale è data dai germogli con 5 foglie distese (BBHC-16/17) e infiorescenze con fiori raggruppati tra loro (BBCH-55). Nelle aree più tardive abbiamo invece 4 foglie distese (BBCH-14) e grappoli visibili. Dagli attuali rilievi, il dato di fertilità reale (infiorescenze/numero di gemme) è sceso del 15% rispetto alla fertilità anticipata stimata a metà gennaio. Questa differenza è dovuta ai fenomeni di “filatura” delle infiorescenze, causate dagli sbalzi termici e dai cali di temperatura.
Difesa Fitosanitaria
- Peronospora della vite. Si ribadisce che i vigneti dei nostri Soci sono distribuiti su areali molto diversi tra loro, con situazioni pertanto molto diversificate e intensità delle precipitazioni disomogenee. Ognuno dovrà di conseguenza adeguare la difesa in base alle condizioni ambientali e fenologiche dei propri vigneti e alla storicità della loro sensibilità alle differenti malattie. Le condizioni ambientali, date da sviluppo fenologico e precipitazioni, hanno aumentato il rischio delle infezioni peronosporiche, tanto che sono segnalate in diversi vigneti di fondovalle. Le temperature incostanti non favoriscono il rapido sviluppo di questo fungo, ma è comunque presente ed in espansione, pertanto non ci si può permettere di abbassare la guardia. La protezione va mantenuta con i trattamenti preventivi, da applicare sempre alla scadenza della copertura per ogni singolo prodotto e comunque a ridosso della successiva pioggia. Nelle aree collinari e ben ventilate, mantenere la protezione con i prodotti di copertura a base di Rame (nella dose di 200/250 gr. di principio attivo/ettaro), oppure Metiram, Folpet o Ditianon. Nelle aree più sensibili alle infezioni, in areali poco ventilati e con bagnature fogliari prolungate, si possono aggiungere a questi prodotti dei fosfiti o fosfonati, oppure Fosetil Al. Nelle aree con sviluppo vegetativo avanzato, precipitazioni locali abbondanti, bagnatura fogliare prolungata e difficoltà a ripristinare le coperture, si può prevedere l’applicazione di un prodotto citotropico e traslaminare (es, Cimoxanil, con consiglio di acidificare l’acqua portando il pH a 5 – 6, Dimetomorph, Benalaxil-M), tenendo presente i limiti di impiego previsti dalle rispettive etichette. Nel caso di impiego dei prodotti rameici, preferire i formulati liquidi (più persistenti) oppure l’abbinamento con bagnanti o Zolfi liquidi.
- Oidio. In concomitanza al trattamento antiperonosporico abbinare quello antioidico. La virulenza e diffusione di questo fungo è al momento molto più veloce della peronospora, pertanto è necessario garantire la massima protezione con un prodotto a base di Zolfo (a dose medio/alta), oppure Olio essenziale di arancio dolce a dose di etichetta; dove il rischio è storicamente alto viene indicato l’impiego di Meptyldinocap oppure Spiroxamina, Fluxapyroxad o un IBE ( Mefentrifluconazolo, Penconazolo, Tetraconazolo, Difenoconazolo), prestando particolare attenzione alle limitazioni riportate nelle singole etichette, rispettando dosi e tempi di applicazione. Quando si rende necessario ripristinare la copertura prima del periodo previsto dall’etichetta, alternare i diversi prodotti, per evitare applicazioni ravvicinate dei singoli principi attivi che potrebbero favorire lo sviluppo di ceppi resistenti.
Insetti Fitofagi.
Premessa: Come riportato nel precedente bollettino, si ribadisce che i prodotti insetticidi disponibili sono sempre meno, mentre aumenta la disponibilità dei mezzi di contrasto e contenimento (trappole cromotropiche, confusione sessuale, lancio di predatori e parassitoidi, caolino). In questo contesto, è il caso di integrare la difesa anche con questi mezzi, preservando il più possibile la biodiversità nei vigneti.
- Cicalina Erasmoneura vulnerata. Continua la sua presenza e la sua espansione in alcune aree circoscritte; al momento non è ancora il caso di eseguire trattamenti, ma vanno eventualmente apposte delle trappole cromotropiche di colore giallo per contenere la popolazione.
- Tignolette della vite. Proseguono i voli degli adulti, con andamento variabile in relazione agli sbalzi termici. Per questa prima generazione non è comunque previsto alcun trattamento.
- Cocciniglie della vite. Per quanto riguarda la Partenolecanium cornii (riconoscibile dallo scudetto marrone) si segnala l’ingrossamento delle uova sotto lo scudetto. Per questa cocciniglia negli ultimi anni non vengono rilevati danni rilevanti, in quanto durante la stagione viene efficacemente contenuta da diversi insetti predatori e parassitoidi. Ove presente, va comunque monitorata. Per la Planococcus ficus (cocciniglia “farinosa” bianca), si stanno segnalando le prime schiusure delle uova e fuoriuscita delle neanidi. Per la difesa, al momento non si prevedono interventi di contenimento; nei vigneti particolarmente colpiti lo scorso anno è efficace l’impiego della confusione sessuale da finire di applicare entro metà mese e il lancio del predatore Anagyrus.
- Erinosi della vite. Si segnala il suo aumento sulle foglie, ma la sua presenza comunque non preoccupa in quanto non pericoloso per la vite. La sua diffusione viene ostacolata dai prodotti a base di Zolfo.
Operazioni colturali.
Proseguire sempre gli interventi di spollonatura, scacchiatura ed eliminazione dei germogli doppi e deboli; l’operazione di pulizia di testate e tralci favorisce l’areazione interna della chioma e l’applicazione dei prodotti per la difesa fitosanitaria.
Concimazioni fogliari.
Si ribadisce quanto scritto sul precedente bollettino; si stanno manifestando giallumi in seguito alle basse temperature, per cui può essere di aiuto l’applicazione di fertilizzanti a base di alghe, aminoacidi o chelati di ferro. Attenzione alla miscelazione prima della distribuzione, per evitare fenomeni di fitotossicità. Con l’avvicinarsi della fioritura è utile l’applicazione anche di Boro.
Altre comunicazioni.
Ai Soci impegnati nella certificazione SQNPI e Biologica, si raccomanda la periodica consegna dei documenti di acquisto (DDT) e di comunicare tempestivamente ai tecnici l’applicazione dei trattamenti. Quest’anno anche i Soci Bio, come per quelli certificati SQNPI, sono obbligati a tenere i registri su modello elettronico, e l’ufficio tecnico è a disposizione per il relativo supporto. L’assistenza tecnica, sempre per i Soci Biologici, viene fornita dal Consulente Egon Giovannini.
I quaderni di campagna cartacei sono stati spediti dalla tipografia e disponibili probabilmente già da domani; riceverete un messaggio appena arrivati.
Lo staff tecnico
Claudio Oliboni – Andrea Barbieri.