Andamento meteo.
La settimana è iniziata all’insegna dell’instabilità, con precipitazioni abbondanti su tutto l’areale della Valpolicella Occidentale. Da giovedì la situazione dovrebbe volgere al miglioramento.
Stadio fenologico.
Le fasi fenologiche sono ancora disformi, ma la classe media è rappresentata da uve che hanno raggiunto l’invaiatura (BBCH-84). Le uve precoci sono prossime alla maturazione di raccolta, mentre le varietà tradizionali sono in ritardo rispetto lo scorso anno.
Difesa antiparassitaria.
Grandine. Se qualche vigneto è stato colpito da chicchi di grandine, procedere con la sanificazione dello stesso con uno dei prodotti antibotritici indicati successivamente.
Peronospora. Con l’approssimarsi della maturazione la difesa antiperonosporica può considerarsi conclusa. Solo nelle aree in quota con ritardo di maturazione, può essere presa in considerazione un ultimo intervento di copertura alla dose di 200 gr. di principio attivo per ettaro.
Oidio. I focolai di questa crittogama, se non ben controllati finora, rimangono sempre una minaccia per lo stato fitosanitario dell’uva e della vite. Negli areali in quota e in ritardo di maturazione si può eseguire ancora un intervento di copertura con Zolfo, mentre in tutti gli altri casi eventualmente impiegare Bicarbonato di Potassio.
Botrite. Rappresenta la minaccia fungina del momento, in quanto le precipitazioni su grappoli compatti, acini con ferite e vigneti con elevata vigoria possono favorire un suo rapido sviluppo. Si ribadisce l’importanza della sfogliatura e, una volta stabilizzato il tempo, con piante asciutte, l’applicazione di Bicarbonato di Potassio o di un prodotto microbiologico o terpenico a scelta tra Aureobasidium pullulans, Pythium oligandrum ceppo M1, Bacillus amyloliquefaciens, Bacillus subtilis, Trichoderma atroviride ceppo SC1, Metschnikowia fructicola, Saccharomyces cerevisiae, Eugenolo+Geranolo+Timolo (3Logy), Laminarina. Utile l’applicazione abbinata con Zeolite per favorire l’asciugatura dei grappoli
Mal dell’esca. Segnare le piante colpite e in fase di potatura gestirle a parte per limitare la diffusione delle infezioni. Ai primi sintomi si possono praticare fenditure e/o capitozzature e valutare successivamente la possibilità di un loro recupero, che ove possibile è più vantaggioso rispetto alla sostituzione; le piante compromesse vanno invece prontamente capitozzate e successivamente tolte.
Cocciniglia farinosa Planococcus ficus. La scorsa settimana ha visto la comparsa in diversi vigneti di questo fitofago, favorito dalle elevate temperature e dall’uva in maturazione, riconoscibile dalla presenza di foglie e grappoli dall’aspetto untuoso e appicicoso. Nei siti dove si è manifestata si può localmente applicare un piretroide, consapevoli che ha una sola azione di contatto e che pertanto è inefficace se si trova all’interno del grappolo.
Tignolette. Non si rilevano al momento situazioni di particolare gravità. Eventualmente per le uve destinate all’appassimento e nelle aree storicamente dove sono presenti, si può prevedere l’applicazione di un intervento di Bacillus thurigiensis prima della raccolta.
Cicalina Scaphoideus titanus. Si segnala sempre una bassa presenza su tutto il territorio regionale, rimane da fare sempre il monitoraggio dei vigneti e l’estirpazione delle piante sintomatiche. Non ci sono indicazioni per ulteriori trattamenti integrativi. Eliminare tempestivamente le piante sintomatiche.
Cicalina Erasmoneura vulnerata. Si osservano modeste presenze di ninfe e adulti di seconda generazione; in caso di forte presenza eseguire un intervento con un piretroide.
Nota: prestare particolare attenzione ai tempi di carenza dei prodotti fitosanitari.