Andamento Meteo
E’ prevista una settimana di bel tempo, solo parzialmente nuvolosa nella giornata di mercoledì. Dopo le minime di lunedì/martedì mattina è previsto un aumento generale delle temperature. Da domenica notte/lunedì è previsto l’arrivo di una perturbazione con piogge lievi ma continuative che potrebbero prolungarsi per tutta settimana prossima, facendo perdurare la bagnatura fogliare per molte ore.
In questo momento iniziale della stagione è molto importante tenersi aggiornati con le previsioni meteo e verificare la durata e l’intensità delle precipitazioni, che possono portare alle prime infezioni in vigneto.

Fase Fenologica
Lo sviluppo fenologico ha avuto una veloce ripresa, tanto che nelle aree più avanzate abbiamo la prima foglia spiegata (BBCH-11); la classe fenologica nella media è rappresentata dal germoglio con punte verdi visibili (BBCH-09), mentre negli areali più tardivi dall’inizio della schiusura gemme (BBCH-07).
L’aumento di temperature previsto per mercoledì in combinazione con la buona disponibilità idrica del terreno porterà un rapido sviluppo dei germogli, che con molta probabilità diventeranno suscettibili alle infezioni fungine prima della pioggia di domenica/lunedi.

Difesa Fitosanitaria: Patogeni
-Peronospora della Vite
(Plasmopara viticola)
Le condizioni meteo hanno favorito la maturazione delle oospore e la formazione degli zoosporangi, le temperature medie sono in aumento e lo sviluppo vegetativo sta proseguendo con celerità.
Con queste premesse, laddove si sono raggiunti germogli di 6/8 cm con almeno 1/2 foglioline, si può ritenere la vegetazione ricettiva all’infezione primaria. La raccomandazione è di programmare un intervento di difesa preventiva nelle zone dove per fine settimana si arriverà a queste condizioni.
Si consiglia di impiegare un prodotto a base di Rame a dose di 150/250 g Rame metallico/ha da modulare in base allo sviluppo del germoglio e all’infezione dell’anno precedente; prediligere prodotti più persistenti come poltiglia e ossicloruro, vista la bassa/media pressione della malattia.
Si consiglia inoltre di evitare idrossidi/solfati tribasici, che potrebbero non garantire una copertura duratura in vista della prossima settimana piovosa (maggior rischio di dilavamento). Rispettare le dosi previste in etichetta e verificare rigorosamente di non superare i quantitativi/ettaro prescritti. Ad inizio stagione si può eseguire il trattamento a filari alterni, con minor impiego di acqua.
Effettuare la copertura Venerdi o Sabato, con termine massimo Domenica pomeriggio. Utilizzare 2-3 hl/ha di acqua come volume di irrorazione.
Monitorare le previsioni meteo durante il fine settimana/inizio settimana prossima: verificare i mm di pioggia caduti e la durata delle bagnature. Se non si è sicuri di garantire la copertura efficiente, cercare di rientrare non appena si trova una finestra disponibile. Attenzioni alle limitazioni di etichetta dei singoli formulati utilizzati.

1) Modello previsionale Peronospora - Negrar (Media Collina)

1) Possibile rischio di infezione nelle zone di media collina Lunedi 14/04/2025: nei vigneti con almeno 1-2 foglie spiegate (BBCH 11/12) si necessita di un intervento di copertura per Peronospora della Vite entro Domenica 13/04/2025. Seguire indicazioni del bollettino.
2) Modello previsionale Peronospora - San Pietro in Cariano (Pianura)

2) Possibile rischio di infezione nelle zone di pianura Lunedi 14/04/2025: nei vigneti con almeno 1-2 foglie spiegate (BBCH 11/12) si necessita di un intervento di copertura per Peronospora della Vite entro Domenica 13/04/2025. Seguire indicazioni del bollettino.
- Oidio: Mal Bianco della Vite
(Uncinula necator)
In concomitanza con l’inizio della difesa antiperonosporica abbinare un trattamento preventivo contro l’oidio. Impiegare un prodotto a base di Zolfo alla dose media di etichetta, possibilmente liquido, il quale ha al suo interno coformulanti che migliorano l’adesività. Nel caso si utilizzasse uno Zolfo bagnabile è consigliato il suo abbinamento con un adesivante/bagnante per migliorare la persistenza a bersaglio del trattamento. (Verificare che il formulato scelto sia ammesso in Agricoltura Biologica)
In alternativa il primo trattamento contro oidio può essere fatto anche con Olio d’Arancio dolce a dosaggio di etichetta (1,6 L/ha).
Fare attenzione alle dosi, al numero di applicazioni e all’intervallo tra i trattamenti indicati in etichetta.
3) Modello previsionale Oidio - Negrar (Media Collina)

3) Possibile rischio di infezione nelle zone di media collina Lunedi 14/04/2025: nei vigneti con almeno 1-2 foglie spiegate (BBCH 11/12) si necessita di un intervento di copertura per Oidio della Vite entro Domenica 13/04/2025. Seguire indicazioni del bollettino.
4) Modello previsionale Oidio - San Pietro in Cariano (Pianura)

4) Possibile rischio di infezione nelle zone di pianura Lunedi 14/04/2025: nei vigneti con almeno 1-2 foglie spiegate (BBCH 11/12) si necessita di un intervento di copertura per Oidio della Vite entro Domenica 13/04/2025. Seguire indicazioni del bollettino.
-Botrite: Muffa Grigia della Vite
(Botrytis cinerea)
In questo stadio fenologico la pianta non è suscettibile all’infezione.
-Escoriosi: Necrosi Corticale della Vite
(Phomopsis viticola)
I prodotti impiegati nel prossimo trattamento antiperonosporico hanno un effetto di protezione anche contro questa patologia.

Difesa Fitosanitaria: Fitofagi
-Nottue della Vite
(Noctua pronuba)
Negli areali più tardivi dove è appena finito il pianto o l’ingrossamento delle gemme si può trovare la presenza di questi insetti, le cui larve ad inizio primavera risalgono il tronco e quando raggiungono le gemme provocano erosioni e quindi il loro accecamento. Si può eseguire un intervento solo in vigneti ad inizio germogliamento alla comparsa delle prime erosioni con un prodotto a base di Bacillus thuringiensis, prestando attenzione che sia riportato in etichetta l’avversità “Lepidotteri defogliatori”. Non impiegare altri prodotti per rispettare lo sviluppo di predatori/parassitoidi di fitofagi.

-Cicalina Americana della Vite
(Erasmoneura vulnerata)
Nei vigneti dove questo insetto ha trovato condizioni favorevoli per il suo sviluppo negli anni scorsi, è consigliata l’applicazione di trappole cromotropiche gialle, con l’obiettivo di effettuare catture massali già da inizio stagione e contenere la sua diffusione.

-Tignoletta della Vite
(Lobesia botrana)
Nelle aree ad altitudine più elevata è necessario ultimare l’applicazione della confusione sessuale prima del volo degli adulti. Per questo fitofago al momento non si prevede nessun intervento insetticida.

-Cocciniglia Farinosa della Vite
(Planococcus ficus)
Per questi fitofagi non eseguire alcun trattamento in questa fase; eventualmente per la cocciniglia farinosa (Planococcus ficus) ultimare l’applicazione della confusione sessuale.

-Cocciniglia del Corniolo
(Parthenolecanium corni)
Valgono le medesime indicazioni per la Cocciniglia Farinosa.
Approfondimento Tecnico
Durante le operazioni di potatura, in alcuni vigneti si possono riscontrare tralci non ben lignificati, di colore grigiastro. Quando sono sani e ben nutriti, i tralci si presentano con una colorazione tendente al marrone/rossiccio e sono lucidi. Se non hanno queste caratteristiche possono ospitare alcune patologie.
Se in sede di potatura si trovano internodi corti, nodi o biforcazioni doppie, deformazioni a zig-zag, fasciazioni (cioè tralci appiattiti), questi possono segnalare la presenza di degenerazione infettiva da virosi, fitoplasmosi o carenza di boro: i sintomi di queste manifestazioni sono ben visibili anche durante la stagione estiva.
La Flavescenza dorata o il Legno nero (due fitoplasmosi con sintomi simili), si riscontrano in sede di potatura con tralci immaturi che si seccano e piante che degenerano verso la morte. Le piante colpite quindi generalmente si presentano con pochi tralci e non lignificati.
L’oidio, nelle condizioni in cui si sviluppa con facilità, una volta conclusi i trattamenti ed eseguita la vendemmia, tende a riprendere lo sviluppo su tutte le superfici vegetali disponibili: foglie, femminelle e tralci, ricoprendole con i propri organi svernanti (Cleistoteci o Chasmoteci); questi si riconoscono per il micelio scuro, che formano macchie isolate con bordi sfumati lungo i tralci, pronti a far ripartire le infezioni la primavera successiva. In questi casi è importante mantenere la protezione già dal periodo vendemmiale con l’applicazione di Ampelomyces quisqualis (AQ10).
Anche la botrite, soprattutto negli autunni umidi e piovosi, si sviluppa con rapidità sui grappoli in maturazione o lasciati sulla pianta. A fine stagione si diffonde sui tralci con gli organi riproduttivi (Sclerozi), che si presentano come una muffa biancastra che provoca dapprima l’imbianchimento dei tralci e poi diventa una polvere nerastra.
Da considerare infine che con il diffondersi della viticoltura intensiva si riscontrano con sempre maggior frequenza infezioni da Botryosphaeriaceae (sempre funghi simili alla botrite che colpiscono in modo diffuso anche i tralci). Sono state individuate finora ben 21 specie diverse, finora poco studiate e conosciute. La presenza di queste infezioni si manifesta in diversi modi: placche biancastre o grigiastre e con numerosi picnidi bruno-nerastri, ferite lungo il tralcio, lesioni vascolari e longitudinali che si rilevano anche durante la potatura, fragilità del legno, sbiancamento, deperimento dei tralci.
Si fa presente che è estremamente deleterio per lo stato sanitario della vite lasciare grappoli non raccolti sulla pianta, perché rappresentano un focolaio di infezioni che poi ce le ritroviamo con elevata aggressività in primavera. Non è infrequente trovare durante la stagione invernale e tutt’oggi grappoli rinsecchiti lasciati attaccati ai tralci, perché nel corso dei mesi hanno avuto modo di compromettere lo stato sanitario del nostro vigneto. Ancora una volta le operazioni colturali di pulizia nel vigneto sono fondamentali.


Operazioni Colturali
-Concimazioni
Da marzo a giugno abbiamo un picco di attività radicale da parte della vite, pertanto è un buon periodo per applicare la fertilizzazione sul terreno, a completamento di quella autunnale post-raccolta.
I quantitativi da distribuire sono variabili in base alla fertilità del suolo e produttività dei vigneti.
Una dose standard annuale prevede la distribuzione di 50 kg/ettaro di Azoto, 40 di Fosforo e 80 di Potassio, da modulare con i criteri della seguente tabella.

Comunicato Tecnico
I prodotti fitosanitari vanno impiegati rispettando rigorosamente le indicazioni previste in etichetta: avversità da trattare, dosi previste per ettolitro d’acqua impiegata e per ettaro, numero di applicazioni e intervalli di tempo tra una applicazione e l’altra.
Considerate le limitazioni di impiego, per i prodotti di copertura a base di Rame e Zolfo viene raccomandato l’approvvigionamento di almeno due formulati commerciali per le due molecole, così da poterli alternare in caso di ripristino delle coperture in tempi ristretti.
Lo Staff Tecnico
Claudio Oliboni – Andrea Barbieri
