Il racconto di un imprevisto trasformato in occasione, che parla di una qualità propria della gente della Valpolicella:
la capacità di cogliere le vere opportunità, con coraggio e determinazione.
Un grande vino italiano, che nel nome racconta una storia unica, tra accidentalità, intuizione e sorpresa.
Questo non è un Amaro,
è un Amarone!
Il fascino della leggenda
Pare sia stata pronunciata durante una degustazione di un Recioto “Scapà”, sfuggito al controllo delle fermentazioni, la celebre frase “Questo non è un Amaro, è un Amarone!”.
Protagonisti dello storico scambio di battute il cantiniere Adelino Lucchese, e il presidente della Cantina, Gaetano Dall’Ora. L’episodio, che sarebbe avvenuto tra le mura della bella Villa di Novare, continua a essere tramandato di generazione in generazione da quasi un secolo, alimentando il fascino di una leggenda dal sapore romantico.
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L’Amarone dei record
100%
Vitigni autoctoni
Unico
Vino secco da 100% uve appassite
Prodotto
Solo in Valpolicella
L’uva della Valpolicella
La Corvina è la nostra uva, centro di una costellazione di vitigni autoctoni, che abbiamo contribuito a riscoprire e a valorizzare. Per l’Amarone, amiamo accompagnare la Corvina al Corvinone e alla Rondinella.
Un atto creativo
L’Amarone è un vino che non smette di appassionarci. Rappresenta un mondo dinamico di variabili e possibilità creative. Esige l’estro, la competenza e la complicità di una moltitudine di professionisti, in vigneto come in cantina.
Natura, tecnica e arte in un vino che chiede tempo e che si fa attendere
L’Amarone è l’unico, tra i grandi rossi italiani, che nasce da due vendemmie: la prima in vigneto, la seconda in fruttaio, al termine di uno dei momenti più sentiti da tutto il territorio, tanta è la delicatezza e il fascino del processo: l’Appassimento.
Segue l’affinamento, l’evoluzione in grandi botti di rovere, essenza di legno che privilegiamo per i nostri vini.