Appuntamento di grande interesse enologico quello organizzato da Cantina Valpolicella Negrar lunedì 18 novembre, rivolto agli addetti al settore ma aperto anche agli enoappassionati. Che, a partire dalle 14 sino alle 22, avranno l’opportunità di incontrare viticoltori e professionisti del mondo del vino italiano e internazionale, nonché degustare vini d’eccellenza. Fil rouge dell’evento, l’amore per l’appassimento e la cooperazione del futuro, tematiche care alla storica cantina cooperativa negrarese, tra i principali produttori di Amarone, di cui ne coniò il nome negli anni ’30 del secolo scorso, attenta a cogliere le tendenze di mercato ma sempre con il fermo obiettivo di valorizzare la migliore espressione dei terroir dei viticoltori soci (230 per oltre 700 ha di vigneto in gran parte nelle colline della Valpolicella classica).
L’evento. Si compone di tre masterclass (dalle 14.30 alle 19), show cooking (19.30-20.30), un convegno (20.30-22) e degustazioni libere itineranti (dalle 14 alle 21). Il tutto con necessità di prenotazione entro lunedì 11 novembre (contributo di partecipazione di 25 euro per ciascun modulo, fino ad esaurimento posti, nel sito www.dominiveneti.it, sezione eventi, ulteriori info eventi@dominiveneti.it, tel. 045-2595925, lun-ven h 9-12 e 14-17.30).
Masterclass. Ad iniziare alle 14.30 sarà Cristina Geminiani di Fattoria Zerbina (Ravenna). Sangiovese e Albana sono i vitigni sui quali più si è impegnata e che ancora oggi sono al centro della sua attenzione. La masterclass da lei presenziata, presentata dal giornalista Alessandro Brizi, caporedattore de L’Assaggiatore (Onav), intitolata “L’appassimento in Romagna: il sapere della tradizione e la forza di osare il nuovo“, vedrà la degustazione di Romagna Docg Albana secco 2018, Romagna Doc Sangiovese superiore Riserva 2015, Romagna Doc Sangiovese Marzeno Riserva 2015, Romagna Docg Albana passito 2015. Alle 16 è in programma la masterclass “La vera storia dell’Amarone”, verticale di 4 annate storiche (a partire dal 2000) del pluripremiato cru Amarone Vigneti di Jago Domìni Veneti commentata dall’enologo Daniele Accordini. A presentare la degustazione sarà Thomas Ilkjaer, giornalista danese esperto di vino, autore della più importante guida ai vini italiani nei paesi del Nord Europa. Alle 18, la masterclass de Les Vignerons de Tutiac di Bordeaux, la più importante realtà cooperativa di Francia (fondata nel 1974, 450 soci viticoltori che lavorano vigne distribuite a nord della Gironda, sulle denominazioni Bordeaux, Blaye Côtes de Bordeaux & Côtes de Bourg). Eric Henaux, Dg della cooperativa bordolese e Pierre Alexis Mengual (Tutiac Wine Bar), presenteranno in lingua inglese i vini: Carrelet D’Estuaire Confidences Rosé 2018 – Bordeaux AOC (Appellation d’Origine Contrôlée), Origines Fond Renard 2017 – Blaye Côtes de Bordeaux AOC (Sauvignon Blanc in purezza), Tutiac Selection Excellence Rouge 2016 – Blaye Côtes de Bordeaux AOC (il 2016 è stata un’ottima annata nella regione di Bordeaux e questo vino è un Merlot classico della riva destra sul terroir di Blaye), Lieu Dit au Pin 2014 – Blaye Côtes de Bordeaux AOC (uno dei migliori terroir della cantina che dona un opulento Merlot).
Show cooking. Dalle 19.30 alle 20.30, nella bottaia d’autore, lo chef Erny Lombardo, di casa a “La Prova del Cuoco”, preparerà risotto zucca e Amarone (servito con il Valpolicella Classico Superiore Ripasso “La Casetta” Domìni Veneti 2016) e riduzione di frutti rossi con fonduta al cioccolato (servito con una rarità, il Recioto della Valpolicella Classico Spumante Domìni Veneti 2014).
Dialogo a 4 voci, in compagnia dei vini di Jerez. Saranno Carmen Aumesquet Rodriguez, direttrice promozione del Consorzio Do “Jerez-Xérès-Sherry” y “Manzanilla – Sanlúcar de Barrameda”, insieme a Cristina Geminiani, Eric Henaux e Daniele Accordini, a dar vita al momento conclusivo della giornata, un viaggio narrativo e gustativo, moderato da Alessandro Brizi e allietato dai vini fortificati di Jerez de la Frontera. In assaggio, Fino, Oloroso, Palo Cortado (vini secchi da uva Palomino in purezza), Cream (uva Palomino con aggiunta di una certa quantità di vino dolce naturale) e il vino dolce naturale Pedro Ximénez.